Smonta la Festa del Venirsi Incontro, organizzata da ETS Fare Stormo/Il Cerchio delle donne e tenuta, in Piazza Mazzini, a Misterbianco, dal 13 al 15 dicembre. Una festa molto articolata,
finanziata da un sorteggio, con biglietti da un euro e premi offerti da: Due G – Global Consulting; Fitnes Wolrd; Musumeci Gioielli; Frida Viaggi.
Ci sono stati spettacoli bellissimi, il violinista Serghey, Performer Accademy, Etoil Ecole de dance, la pianista Elisa Rasà, Il Teatro Siderurgico, la ballata di Santo Mancuso, l’artista Francesco Sciacca.
Ci sono stati mercatini, in grandi gazebo, libri, proiezioni, oggetti d’arte e di recupero. Un contributo dell’CSVE ha un po’ alleviato l’alto il costo dei gazebo.
C’è stata la mostra” Parole e Cose”, con opere dell’ass. Agorà, di Umanità Solidale, di artisti premiati da Emilia Cambria e Roberto Fatuzzo: Angela Galatà, Agata Bucolo, Laura Puglisi, Antonia
Benedetto, Lelio Frisone, Mario Principato, Carmela Zuccarello, Mirella Puglisi, Filly Adornetto, Alice Saija.

C’è stato l’impegno di tante/i, con il coordinamento ininterrotto di Fiorella Sturniolo e Gessica Salerno.
Ma la festa non si è conclusa, perché ha messo in moto tanto.
La diffusione di corsi nelle scuole sulla gestione non violenta dei conflitti, lanciata da Carmelina Santonocito, Josè Calabrò, Tania Anastasi, Patrizia Guzzardi, Melita Mammano, Marina Virgillito.
La Palestina nel cuore, con Maurizio Palermo di Asso Palestina.
Il lancio di una iniziativa per Venirsi Incontro su Identità di Sesso e Genere, con gli interventi di Agata Nolfo, Anna Bonforte, e poi, on line, l’impegno della Presidente UDI Nazionale, Vittoria Tola.
E infine, tutto ciò che è avvenuto domenica.
Nella Galleria Civica, fa da sfondo una mappa del tessuto urbano dell’Antico Misterbianco, realizzata al computer dallo staff di Piero Bonforte, con la grafica Denise Sidoti; vi è visualizzato il
tracciato viario di rue e girate, con opere a china di Carmela Zuccarello, realizzato da una poderosa ricerca storica.
Introduce Gessica Salerno, presenta e ricorda le scoperte storiche de “Le case dei gelsi” e di “Ritratti documentati di una città invisibile”. Josè Calabrò lancia la proposta che la mappa sia
inserita nel Parco di Campanarazzu. Mimmo Murabito racconta la sua collezione di atti notarili, nel tempo. Carmela Zuccarello avanza anche un progetto d’arte per i luoghi del cuore della nuova
Misterbianco.
E, poi, qualcosa che potrà essere di straordinario rilievo: Franco La Fico Guzzo della Sovrintendenza, riprende, approfondendola, la proposta di liberare dalla lava la chiesa di San Nicolò a Campanarazzu; Michele Cappella ricorda come aver conosciuto il lavoro di Misterbianco, sui Riveli dei Beni e delle Anime, abbia attivato un importante percorso a Grammichele, la città di un principe illuminato .
E l’Unesco, per bocca di Claudio Lo Monaco, dichiara di voler assumere, come “Modello Misterbianco”, per tutta la val di Noto, il percorso misterbianchese sul ridare vita e memoria ai
luoghi seppelliti dalla lava del 1669 e devastati dal terremoto del 1693 e invita Josè Calabrò a un incontro a Caltagirone, l’11 gennaio. Il sindaco interviene, dichiarando il suo impegno e
sottolineando il fare insieme.
Ma cosa può essere il “Modello Misterbianco”?
Una complessa resilienza. Dall’impegno tenace dei cittadini per far liberare dalla lava la chiesa Madre di Campanarazzu, dalle tante illustrazioni, pubblicazioni, opere teatrali, fino al lavoro
storico concretissimo e visionario della mappa urbana dell’antico sito, realizzata dallo studio e dall’incrocio – unico al mondo – dei dati di 4.000 pagine dei Riveli del 1.607 e 1.624, con atti notarili
ed ecclesiali; un lavoro condotto con i tagli storiografici della Storia Sociale, della Storia di Genere, della contestualizzazione nella” Sicilia dell’albero” a fronte della “Sicilia del grano”.

 

Mappa dell’Antico Misterbianco ricostruita attraverso i riveli del 1607 e 1624, interpretazione artistica dei Monumenti principali di Carmela Zuccarello